Carissime Leggine e Leggini,
spero che abbiate integrato bene i vostri lati Oscuri come vi abbiamo consigliato lo scorso mese, perché per il mese di Febbraio lo scopo sarà Risorgere Trasformati, il che significa che Luce e Ombra devono essere integrate tra loro o la trasformazione non avviene!
Approfittate della Luce che ritorna lentamente, come sancisce anche il Sabba di Imbolc che viene celebrato il 2 Febbraio (se vuoi saperne di più leggi l’articolo Imbolc, la festa del fuoco), per tirare le somme sulle vostre conquiste e il vostro lavoro con l’Ombra, così da rendervi conto dei vostri cambiamenti spirituali.
Brigit: colei che ama la sua Ombra
Oggi vi raccontiamo la storia di una Dea, che è riuscita a integrare la sua ombra per il bene superiore e che sentirete nominare spesso questo mese, anche sulla pagina Facebook, perché è l’indiscussa protagonista del mese di Febbraio e del Sabba legato a questo mese. Stiamo parlando di Brigid.
Brigid nasce dal dio Dagda e dalla Dea Dana, il primo è uno dei tre Antichi Re dei Thùatha dé Danann e la seconda è la capostipite dell’intera tribù. Ricordate che presso i Celti la discendenza era matriarcale, il padre non era molto considerato, da qui si spiega l’importanza di Brigid a livello di regalità. Non per niente è la Dea celtica più conosciuta in assoluto, nonché quella che ha il più grande numero di sacerdoti e sacerdotesse ancora oggi.
Molte fonti, riportano erroneamente che Brigid sia figlia della Dea Morrigan, di cui abbiamo parlato lo scorso novembre, il che è comprensibile perché Dagda è stato anche un suo amante, ma Brigid è nata prima che i Thùatha dè Danann sbarcassero in Irlanda e conoscessero la Morrigan, quindi fidatevi se vi diciamo che è la figlia di Dana.
Vi ricordate che vi avevamo parlato dei giganti fomori che vivevano in Irlanda prima dell’arrivo della tribù di Dana? Beh, nonostante fossero stati battuti più volte, gli fu data una piccola parte del sud dell’isola in cui vivere, da lì smisero di infastidire la tribù divina.
Un giorno arrivò un nuovo popolo, i Fir Bolg, che volevano conquistare l’isola e così i due popoli, inizialmente nemici, decisero di allearsi e respingere insieme questa nuova minaccia. Quale modo migliore per allearsi di un matrimonio? Così i fomori offrirono Brès, uno dei loro capi esteticamente più accettabile degli altri che si sposò con Brigid.
Ovviamente le due tribù insieme eliminarono il nuovo nemico, ma con la genialata del matrimonio tra i due, iniziarono i problemi.
Brès divenne temporaneamente il Re dei Thùatha de Danann, legittimato dal matrimonio con Brigid, dato che l’Alto Re della tribù, Nuada, avendo perso un braccio e dovendolo ricostruire non poteva regnare, perché tra la stirpe divina irlandese vige il divieto assoluto di farsi comandare da qualcuno con imperfezioni fisiche e quindi il regno passò a sua nipote e al suo nuovo marito, che intanto avevano avuto un figlio, Rùadan.
Accadde che Brès iniziò a vessare la tribù divina e il popolo d’Irlanda di umani che si stava formando grazie all’intervento divino, imponendo tributi salatissimi, cosa fino ad allora sconosciuta.
Quindi accadde che gli Dei si ruppero le scatole di lui, Brigid compresa. Intanto, dopo sette anni, il braccio di Nuada, grazie al Guaritore Dian Cecht, era tornato al suo posto, e il legittimo re cacciò via Brès che tornò dai fomori e si riprese il regno, riportando l’armonia.
Come vi dicevamo prima, a Brigid non importò nulla di perdere il marito, anche perché presso le tribù irlandesi, l’uomo era solo un mezzo per avere dei figli e trasmettere l’eredità matrilineare, quindi il figlio di Brigid e Brès rimase con loro.
Intanto Brès, tornato dalla sua gente, iniziò a chiedere che si radunasse l’esercito per riprendersi il trono dei Thùatha dè Danann cosa che i fomori non si fecero ripetere due volte, e il loro Re, Balor, iniziò a preparare l’esercito per attaccarli.
In tutto ciò, Brigid era ignara che suo figlio, Rùadan, fosse una spia del padre, pensando che stesse dalla loro parte. Il ragazzo si recava spesso da suo padre a raccontare i segreti dei Thùatha dè Danann e gli spiegò a che perdevano sempre le guerre perché la tribù di Dana aveva delle armi invincibili che non venivano scalfite da nulla, poiché il loro fabbro Goibniu, usava la sua magia divina per costruirle. Così, Brès chiese a suo figlio di uccidere il fabbro con l’inganno, ma uccidere un Dio non è semplicissimo, cosa che Rùadan capì a sue spese.
Il ragazzo provò a prendere il fabbro di soppiatto lanciandogli contro una lancia, che gli si conficcò nella pelle, il fabbro con nonchalance la estrasse, senza versare una goccia di sangue e la riscagliò al ragazzino che fu letteralmente aperto in due, essendo un semidio, quindi mortale.
Per quanto a Brigid non importasse nulla del vecchio marito, amava ovviamente suo figlio e quando le raccontarono l’accaduto impazzì dal dolore, tanto che per la prima volta si sentirono grida e lacrime tra gli Dei, cosa mai vista prima.
Adesso la Dea era ad un bivio. I suoi poteri erano enormi, perché oltre ad essere una combattente, come ogni singolo membro dei Thùatha dè Danann era anche un’abilissima guaritrice, nonché una barda piena di poteri, in grado di scatenare tempeste solo con il suo canto, cosa avrebbe fatto? Avrebbe combattuto la sua gente, aiutando suo marito e vendicando suo figlio oppure ci sarebbe passata sopra, dopotutto, suo figlio era un traditore?
Mentre la tempesta creata dal suo pianto incombeva nel regno dei Thùatha dè Danann, accorse in suo aiuto Aengus, il suo fratellastro, figlio di Dagda e della Dea Boann, a cui era profondamente legata. Cercò di farla ragionare sulle conseguenze a cui avrebbero portato entrambe le sue scelte e poi la portò a vedere gli umani che intanto nascevano sull’isola e creavano comunità che, sotto la guida dei druidi, ovvero quegli umani più sensitivi che riuscivano a comunicare direttamente con gli Dei, imparavano ad allevare il bestiame e coltivare e stavano rendendo la landa desolata in cui erano sbarcati una bellissima terra, se avessero vinto i fomori sui Thùatha dè Danann quegli umani sarebbero finiti.
Brigid capì che era necessario che lei si schierasse con la sua famiglia e quindi, con l’aiuto del fratellastro, integrò in sé quell’oscurità che l’aveva avvolta pronta per guerreggiare contro i giganti fomori accanto alla sua tribù.
Cosa successe dopo e chi vinse? Lo vedremo nei mesi a venire?
A febbraio tu Risorgi Trasformata
Come avete potuto leggere, Brigid ha messo da parte odio e vendetta per il bene superiore, agendo da vera Dea. Quando si percorre un cammino spirituale di trasformazione, a volte sembra che ciò che perdiamo sia maggiore di ciò che acquisiamo, ma poi, guardando indietro, vediamo i profondi cambiamenti che abbiamo avuto e ciò che abbiamo ottenuto. Brigid, così facendo ha contribuito all’evoluzione degli uomini e della sua isola. Se la negatività avesse preso il sopravvento, magari le cose sarebbero andate diversamente e al posto dell’Irlanda e delle sue immortali meraviglie avremmo avuto un enorme deserto, perché sarebbe stata una nemica difficile da sconfiggere anche per gli Dei, chi può dirlo?
Ma veniamo ai consigli di questo mese, ovviamente, dato che siamo tornati alla mitologia irlandese, useremo gli Ogham per darveli:
Il nostro primo Ogham è Ruis, ovvero, il Sambuco, che ci dice che ci troviamo in un momento di transizione, una fase della nostra vita sta finendo e ne sta per iniziare un’altra, quindi non abbiate paura di ciò che perderete, conta ciò a cui arriverete… prendete esempio da Brigid e ricordate che quello che conta è chi diventeremo alla fine del nostro cammino perché sarà la nostra esperienza a renderci ciò che saremo.
Facile? Ovviamente no, per questo arriva il nostro secondo Ogham, Gort, l’edera, a consolarci. L’edera cresce in qualsiasi condizione e rappresenta il nostro cammino, il nostro spirito che comunque, in qualunque situazione, ne esce fortificato e più saggio. Ci invita a eliminare qualsiasi cosa che sia tossica per noi e per la nostra vita, come Goibniu ha eliminato Rùadan, nonostante fosse il figlio di una di loro, perché sarebbe stato tossico per l’intera tribù.
E infine, concludiamo con Onn, la Ginestra, che ci dice che dobbiamo pensare a lungo termine: eliminare oggi ciò che è nocivo, può darci gioia e farci raccogliere armonia ed equilibrio domani, e Brigid, con il suo mito, ci ha insegnato, che armonia, gioia ed equilibrio sono possibili da raggiungere nonostante tutto, perché coloro che avrebbero reso grande l’Irlanda e saggi gli uomini sarebbero stati i Thùatha dè Danann e non i fomori.
Felice Febbraio, Leggine e Leggini al prossimo mese con nuovi e avvincenti consigli!
grazie di cuore!!! Fantastico ed avvincente POST!!!!!!!
???
grazie molto interessante conoscevo Brigid per una mia ricerca dopo visione ,sono molto legata ai celti in quanto in vita passata ero una sacerdotessa druida ,infatti le rune mi attirano molto come il desiderio di andare in irlanda ,li scoprirò il nome della mia druida molto legata a questa dea ,grazie per aver raccontato chi era e le sue doti