Leggine e Leggini, eccoci con il consueto appuntamento mensile in cui canalizziamo una Divinità e la sottoponiamo a domande utili per la collettività.
Questo mese siamo tornate in Egitto e abbiamo avuto come ospite Horus, il Dio Falco Signore della Veggenza, come dimostra ampiamente il suo simbolo peculiare: l’occhio di Horus. Ecco cosa ci ha detto:
Domanda: Ciao Horus, ti posso intervistare per Leggi della Magia? E perché hai gli occhi chiusi?
Risposta: Perché ti vedo con l’occhio della mente. Puoi intervistarmi.
1-D: Che cosa simboleggia l’icona famosissima dell’Occhio di Horus?
R: La visione dell’essenza. Anche in questo momento io sto guardando la tua essenza. Il mio occhio simboleggia il vedere oltre l’apparenza. Vedo la tua natura. L’essenza invisibile agli occhi fisici. Indica la matrice, il punto, i cerchi che si espandono, perché la visione con il terzo occhio è una visione espansa, parte da un punto e poi si amplia e io arrivo a vedere in modo circolare anche cose che gli occhi fisici non possono vedere, perché l’occhio fisico molte parti non può vederle.
2-D: Che cosa pensi di chi ha il dono della veggenza al giorno d’oggi?
R: (Ride), penso che sia un po’ faticoso chiamarlo dono: è un incarico. Chi ha il dono della veggenza oggi, in realtà, ha un seme da coltivare, ha uno spicchio di quello che è il vero potere che è andato perduto. È come vedere solo un lampo di luce. Chi ha il dono della visione deve dedicarcisi, deve coltivarlo, deve esercitarsi e imparare ad utilizzarlo, deve ampliare la visione e imparare a vedere meglio ad occhi chiusi invece che ad occhi aperti. Meglio con l’occhio della mente che con gli occhi fisici.
3-D: Perché la veggenza è l’extra senso che ha resistito di più nei secoli?
R: Perché era inconfutabile. I veggenti vedono cose che poi quando si vanno a realizzare strabiliano e quindi non sono riusciti a confutarlo. Chi aveva il dono di sentire è stato dichiarato matto perché ovviamente non poteva dare prova di quello che aveva sentito. Chi prova sulla pelle è stato dichiarato troppo sensibile o allergico a qualcosa, comunque anche la chiarosenzienza non può essere dimostrata. E poi anche chi conosce e sa le cose viene detto saccente e robe del genere. Chi ha la visione e vede cose che quando si realizzano diventano inconfutabili e per questo, anche se a malincuore, chi avrebbe voluto eliminare questo dono non c’è riuscito. Per questo prima dicevo che chi ha il dono della veggenza oggi fa fatica, perché comunque, ancora oggi, il tentativo di uccidere questi doni, come di uccidere le divinità che li rappresentano, continua, perché sono doni potenti ma scomodi per i poteri che vogliono controllare tutto.
4-D: Hai qualche consiglio pratico per riattivare la chiaroveggenza?
R: Sì. Lavate quest’occhio: vi faccio fare l’acqua di Horus! Prendete una tazza d’acqua e la mettete al sole di mezzogiorno e la fate stare circa un’ora. Caricatela al sole. Se ce l’avete dentro ci mettete una pietra: potete scegliere o di metterci dentro una pietra color oro, come un quarzo citrino, oppure ci potete mettere il turchese, che a noi piace tanto. Dopodiché prendete quest’acqua caricata e la mettete in una bottiglietta di vetro. La bottiglia poi deve essere avvolta in un panno nero perché la luce del sole deve rimanere concentrata. Quando vi serve, estraete la pietra e vi andate a sdraiare e vi mettete la pietra intrisa di acqua sul terzo occhio e respirate la pietra. Mentre respirate la pietra potete chiedermi di riattivare il vostro occhio. Se io vi reputerò degni e penserò che sarà la cosa migliore per voi, allora vi riattiverò questo dono subito. Se no vuol dire che o non siete portati per questo dono oppure che dovete continuare. Se dovete continuare allora per un ciclo solare (1 anno) continuate ad esercitarvi: usate ogni giorno l’acqua, tamponandovi il terzo occhio con la pietra e fate esercizi semplici: provate a vedere qualcosa, come quello che avete davanti, con l’occhio della mente. Dovete continuare per tutto il ciclo solare. Molte volte si pensa che questi doni che hanno dormito in voi centinaia di anni si riattivino così come se niente fosse. Non è così: se volete riattivare questo dono ci sono due strade:
- con la pietra perché ve lo attivo io subito, se vi reputo degni,
- oppure fate il ciclo dell’anno solare con l’acqua solarizzata.
Io vi guarderò e vedremo che succederà. Premierò chi sarà veramente costante per un anno.
5-D: Chi possiede già questo dono, come potrebbe metterlo a disposizione del mondo in quest’epoca buia?
R: Deve essere accurato, serio, deve condividere le proprie visioni dopo averle veramente ricevute. È molto importante che si riesca ad avere dentro di sé la certezza di quando è l’occhio di Horus e di quando invece è la fantasia, perché sono due cose differenti. Vedere catastrofi, complotti, distruzione non è necessariamente una profezia. Molti raccontano le proprie paure e le fanno passare per veggenza. Questo chiude le possibilità di ascolto negli altri. Le persone sanno quando qualcosa vibra di verità e una visione porta un enorme potere vibrazionale di verità. È meglio un piccolo stralcio, una sola immagine piccola purché sia vera e vibrante di verità piuttosto che visioni enormi che rispecchiano la singola paura. Ci sono stati veggenti nel corso dei secoli che hanno iniziato con un’immagine, dopo si entra nella visione e la si amplia. E proprio come con la vista fisica vi dovete esercitare a guardare lontano e prima di riferire agli altri qualcosa fate delle verifiche. Se avete un’immagine, se avete una profezia, verificate che si avveri. Mettete via il vostro ego e verificate obiettivamente che si avveri. Quando poi sarà il momento le riferite. Ma molto spesso, le prime importanti profezie sono per sé stessi. C’è tutto questo andare a cercare all’esterno senza mai andare nel vostro interno: ecco perché vivete in un’era di superficialità. Fare semplice allarmismo che subodora di profezia vi farà prendere sempre per ciarlatani. Bisogna prima verificare su sé stessi ed essere umili.
6-D: Ci potresti dare una profezia su cui riflettere?
R: Non cercate la verità dove vi sembra ovvia ma cercatela sempre dietro di voi. Quando il visibile diventa invisibile e quando la notte diventa il giorno e quando il buio diventa luce allora inizierete a vedere veramente!
7-D: Hai un ultimo consiglio da dare?
R: Non vorrei esservi sembrato troppo brusco. Volevo farvi capire che chi vede a volte può sembrare brusco, ma semplicemente perché può essere un modo di risvegliare chi sta dormendo. Chi non vede è uno zombie e pensa di essere sveglio. Chi vede invece sa e all’inizio potrebbe essere spaurito perché si sente solo ma quando gli occhi si abituano al buio che diventa luce, allora vi accorgerete che ci saranno tante persone sedute in cerchio attorno a voi e non c’è niente di più potente di un cerchio.
Anche questa intervista è conclusa: Grazie Horus! Chi sarà il prossimo o la prossima? Lo scoprirete il prossimo mese!
Ciao ?? ma l acqua va rinnovata continuamente ? O la stessa ? Il fatto di vestire il bicchiere è per quando non effettui subito ? Grazie
Ciao ?
no, l’acqua va fatta una volta e poi bevuta finche non finisce e poi nel caso la fai di nuovo.
Scusa ma in che pezzo c’è scritto che l’acqua va bevuta? Io ho solo letto che l’acqua batte nuta per immergerci la pietra da mettere poi sul terzo occhio