Lammas o Lughnasadh (che in Gaelico Irlandese significa “la festa di Lugh”) è una delle più importanti feste celtiche, soprattutto perché la sua importanza va di pari passo con quella della divinità a cui è dedicata.
Lammas, convenzionalmente si celebra tra il 31 Luglio e il 3 Agosto, anche se, in epoca moderna, presso le nazioni in cui viene ancora celebrata, la si fa cadere nella prima domenica che segue il 1 di Agosto, poiché, durante questa festività un numero spropositato di persone deve spostarsi nei vari luoghi sacri in cui si tengono le cerimonie e quindi è più pratico che sia durante i weekend.
Lammas o Lughnasadh: 15 giorni di luce e 15 giunti di buio
Anticamente, i festeggiamenti erano divisi in due fasi:
- la prima fase occupava i 15 giorni che precedevano il 1 Agosto ed era chiamata “La Festa di Lugh Luminoso”
- la seconda fase si teneva i 15 giorni successivi ed era chiamata “La Festa di Lugh Oscuro”.
Prima Fase
Ora questa divisione può sembrare apparentemente una contraddizione. Chi conosce la cultura celtica sa che Lugh è una divinità della Luce e del Fuoco (chi non conosce la sua figura potrà saperne di più leggendo i consigli del mese di Agosto) quindi come mai si celebrava anche il lato Oscuro?
Tanto per cominciare a fare chiarezza, gli antichi popoli celtici non soffrivano di isterismi, nevrosi e vari disturbi moderni, che ci vengono descritti come malattie ma che in realtà sono le normali conseguenze che si manifestano in coloro che negano le loro ombre.
Con questa premessa potete capire che anche gli Dei della Luce hanno un aspetto oscuro, che mantengono perfettamente in equilibrio con la loro luce e viceversa, divinità oscure hanno il loro lato luminoso perfettamente in equilibrio con l’ombra, solo che, a seconda di ciò di cui necessita l’Universo, possono giocare un ruolo o un altro, sempre per il bene superiore.
Detto questo, il potere divino si manifesta nella Natura, dunque i 15 giorni che precedono Lammas erano dedicati al mietere il grano, separarlo dalle erbacce, dividerlo tra i vari membri delle tribù per sfamare le loro famiglie durante l’inverno e in quel periodo il capo tribù, partecipando anch’esso alla raccolta, col suo potere benediceva tutto il raccolto e la terra affinché desse un raccolto abbondante anche l’anno successivo.
Durante questa prima fase, i giovani, ma anche i meno giovani, avevano l’abitudine di fare l’amore tra le spighe di grano, come magia propiziatoria sia per il raccolto attuale sia per i raccolti futuri.
Dunque questi primi 15 giorni erano momenti di festival gioiosi, di conseguenza legati all’aspetto luminoso del Dio.
Seconda fase
La seconda fase, invece, diventava una celebrazione più introspettiva, legata al tema del sacrificio.
Già dalla metà di agosto, si percepivano le giornate che andavano a decadere sempre di più, e sarebbe arrivato presto il momento di compiere dei sacrifici per sopravvivere ai mesi più rigidi.
In questo periodo si costruivano bambole a misura d’uomo con le stoppie del raccolto, a cui il capo tribù dava poi fuoco, queste bambole rappresentavano la miseria dell’inverno e bruciandole si praticava una forma di magia volta ad allontanare la miseria invernale dalle tribù.
In questo periodo, venivano sciolti i matrimoni di quelle coppie che dopo essersi sposate la prima volta ed essere state 1 anno e 1 giorno insieme, se avevano compreso di non essere fatti l’una per l’altro potevano sciogliere l’unione.
Durante i festival che si tenevano in questi 15 giorni Oscuri, Lugh veniva celebrato insieme alla Dea Macha, l’aspetto più battagliero della triplice Morrigan, che a Lammas viene cantata come la sua sposa e colei che accompagna verso la discesa e che attraverso il sacrificio permette agli uomini di rinascere.
Lammas o Lughnasadh: come celebrare oggi questo Sabba?
Come sarebbe più opportuno celebrare Lammas oggi?
Premesso che non è una festa italica e che nel nostro paese non abbiamo il problema che l’inverno incombe su di noi, o almeno non lo avremo per un altro mese o anche più, però se siete appassionati di mitologia celtica e vi piacerebbe lavorare con questi Dei, potreste dedicare qualche ora a Lugh e Macha, tra il 31 luglio e il 3 Agosto:
- Mettetevi in un luogo in cui non verrete disturbati, con una candela rossa o arancione per lei e gialla per lui.
- Prendete del pane (meglio se fatto in casa) e della birra scura e teneteli con voi.
- Potete anche accendere un incenso: mirra, sandalo, alloro o muschio.
- Invocate le Divinità con frasi che vi vengono dal cuore, chiedete loro di condividere le libagioni con voi.
- A quel punto inzuppate il pane nella birra e mangiatelo (è buono, provate!) E mangiate consapevolmente, esprimendo un vostro desiderio mentre mandate giù.
- Lasciate parte del pane e della birra come offerte, che il giorno dopo darete alle piante o agli alberi.
- Ricordatevi di congedare gli Dei quando terminate il mini rituale.
Questo è un metodo semplice per entrare in contatto con queste entità, soprattutto se siete agli inizi. E con questo, mi raccomando, vivete sempre le sensazioni dei Sabba e godetevi il momento.
Al prossimo Sabba!
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Lugh è una divinità pre Celtica venerata anche nel nord Italia e in Svizzera in passato, tanto è vero che è il patrono di Lugano, che da lui ha preso il nome. La sua compagna non è Macha ma Lusina o Melusina. Il Dio Celtico equivalente è Belenos o Bel che si celebra il 1 Maggio a Beltane, la Festività che prende il nome da lui (Beltane = Fuochi di Bel o Belenos)